Chiapporato, la storia del paese abbandonato

Chiapporato, il paese abbandonato - Urbex Italia

Chiapporato, un nome che evoca curiosità e mistero. Immerso nell’Appennino Tosco-Emiliano, questo piccolo borgo di Camugnano (BO) rappresenta uno dei luoghi abbandonati più affascinanti d’Italia. Il silenzio avvolge ogni pietra, raccontando storie di un passato ormai lontano, di vita montanara e tradizioni perse nel tempo.

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Un po’ di storia del paese abbandonato di Chiapporato

Documentato per la prima volta nel 1145, le radici di Chiapporato affondano nel primo secolo dell’anno 1000, testimoniando la sua storia lunga. L’Abazia di S. Salvatore di Vaiano ne deteneva i possessi, e nel corso dei secoli, la comunità prosperò grazie al duro lavoro di carbonai, pastori e boscaioli.

Questo borgo, dalla struttura di legno e pietra, rappresenta l’archetipo del paese di montagna. Nato dalla necessità di deforestare per fare spazio all’agricoltura, ha visto la sua popolazione confrontarsi quotidianamente con la dura realtà della montagna. E nonostante le sfide, ha prosperato.

Ma con il tempo, la vita si fece sempre più ardua. L’emigrazione divenne una realtà ineluttabile. Molti carbonai partirono per la Maremma, lasciando le loro famiglie per mesi. Alcuni non fecero mai ritorno, catturati dal fascino di una nuova vita o dalla malattia, come suggerisce una tomba nel cimitero del borgo, su cui si legge: “Tornato da Maremma con un brutto male“.

Fino al 2013, solo due anime resistevano in questo luogo desolato, madre e figlia, custodi delle tradizioni e delle storie di Chiapporato. Ma con la scomparsa di Zelia Guidoni nel 2014, il borgo perse la sua ultima abitante, condannandolo al silenzio.

In che condizioni si trova oggi Chiapporato

Oggi, camminando per le strade diroccate, si avverte la potenza evocativa dei luoghi abbandonati. Tuttavia, tra le rovine, emergono segni di un passato fiorente: un antico lavatoio, un forno, una buchetta della posta e vecchie targhe. E, dominando il paesaggio, la chiesa di San Giovanni Battista, restaurata nel 2005, rappresenta un barlume di speranza per il futuro di Chiapporato. L’energia elettrica è stata introdotta, portando con sé un po’ di modernità in questo angolo dimenticato.

Dove si trova il borgo fantasma

Situato a 856 m s.l.m., Chiapporato è un gioiello nascosto tra le fitta vegetazione dell’Appennino tosco emiliano. Si trova a sud della frazione di Stagno, vicino al lago di Suviana, abbracciando il confine tra Emilia Romagna e Toscana. Le sue esatte coordinate sono 44,09447° N e 11,06755° E (clicca qui per andare direttamente alla mappa di Google Maps).

Per raggiungere questo luogo magico, si può intraprendere un percorso a piedi o in mountain bike da Vegina, un’escursione di meno di 3 km. Oppure, per chi cerca un’avventura più impegnativa, c’è un percorso turistico che parte da Belvedere e si snoda tra sentieri segnati e panorami mozzafiato.

Il borgo abbandonato di Chiapporato, con il suo fascino inquietante, continua ad attrarre esploratori e amanti dell’urbex Italia, rimanendo un testimone silenzioso della storia e della cultura dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Alcuni articoli su Chiapporato da il Resto del Carlino:

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ATTENZIONE: introdursi in proprietà private, anche se abbandonate o apparentemente abbandonate, è un REATO e questi articoli non costituiscono in alcun modo un invito ad introdursi in luoghi che possono essere proprietà private. Entrare in luoghi abbandonati, inoltre, è una pratica pericolosa per l'incolumità.