In Emilia-Romagna, tra le città di Parma e Reggio Emilia, una struttura dagli arrotondati lineamenti si ergeva maestosa. Si tratta di un luogo mitico che, dagli anni ’70 al 2000, ha ospitato migliaia di persone in cerca di divertimento e musica disco. Oggi, continuando il nostro viaggio nell’Urbex Italia, vi parlerò del celebre locale da ballo, la discoteca Marabù. Questo luogo è stato un simbolo degli anni ruggenti della disco music, un periodo in cui le discoteche hanno prosperato sull’onda travolgente della cultura dance.
Una storia luccicante di intrattenimento
La fine degli anni ’70 è stata testimone dell’esplosione del fenomeno delle discoteche, un cambiamento culturale che ha preso piede grazie alla popolarità di balli come quelli celebri di John Travolta. In questo contesto di trasformazione culturale del divertimento e del tempo libero dei ragazzi, nel 1977 ha aperto i battenti il Marabù. Questo locale iconico ha ospitato eventi di spicco, serate di varietà e concerti dal vivo con nomi di richiamo come Vasco Rossi, Beppe Grillo e Grace Jones. La discoteca Marabù offriva non solo spettacolo e intrattenimento, ma anche la possibilità per le persone di poter ballare al ritmo dei DJ dell’epoca.
La struttura del Marabù
Il Marabù, ora una delle più belle discoteche abbandonate in Italia, si presentava come una struttura all’avanguardia. Con un vasto parcheggio per 1.500 auto, il locale era caratterizzato da un design moderno e funzionale, realizzato in 2 anni di lavoro. All’interno, c’erano due ampie piste da ballo, un palco per spettacoli di ogni genere e tre bar distribuiti su vari soppalchi. Le strutture erano realizzate in acciaio, vetro e cemento, con un’attenzione particolare alla sicurezza e all’efficienza. Le sedute e la moquette erano ignifughe, i servizi erano moderni e sicuri, e il sistema di ventilazione garantiva un’aria fresca d’estate e calda d’inverno. Tutto era progettato per garantire un’esperienza piacevole e sicura per i visitatori.
L’atmosfera unica del Marabù era enfatizzata dalla sua eccezionale acustica, che ha permesso registrazioni dal vivo di alta qualità. Oltre 40 diverse aziende, il 90% delle quali reggiane, hanno contribuito alla costruzione di questa struttura monumentale. Il Marabù non era solo un luogo di divertimento; era un sogno in technicolor, un’esperienza che andava al di là della musica e del ballo, catturando l’essenza stessa della gioventù e della passione.
Il Marabù oggi: un relitto carico memorie
Oggi il Marabù giace in rovina: l’anno 2000 ha visto la sua chiusura definitiva, segnando la fine di un’era. Ciò che rimane ora è solo un relitto triste e abbandonato, lontano dalla sua gloriosa epoca. Le foto dell’attuale stato mostrano muri umidi e ammuffiti, avvolti da erbacce e rifiuti. È un contrasto struggente rispetto all’immagine luminosa e affollata che il Marabù un tempo evocava.
Il futuro del Marabù
C’è una luce di speranza che brilla nel buio: di recente, un imprenditore ha acquisito il locale con l’intenzione di ristrutturarlo e farlo rivivere. La domanda sorge spontanea: riuscirà questa iniziativa a risvegliare il Marabù dalla sua lunga dormita? Sarà in grado di affrontare le sfide del mercato attuale, considerando anche l’impatto della recente pandemia sul settore del divertimento? Questi sono quesiti che solo il tempo potrà rispondere.
Aggiornamenti
Leggi un articolo dedicato al Marabù del 23 maggio 2023:
“Marabù Celebration, la festa della storica discoteca di Villa Cella“
Dove si trova la discoteca abbandonata Marabù
L’ex discoteca ora abbandonata Marabù si trova a Reggio Emilia, in Emilia Romagna:
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