Tra i luoghi abbandonati che punteggiano l’Emilia Romagna, il Monastero Scardavilla a Meldola, nei pressi di Forlì, è una tappa obbligata per gli appassionati di Urbex Italia. Riprendiamo quindi il nostro percorso tra i posti abbandonati in Italia proprio da questo luogo, ricco di storia e fascino, che ci invita a scoprire le sue tracce nascoste nel tempo e ad immergerci in un viaggio spirituale.
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La storia del Monastero Scardavilla e della chiesa abbandonata
Il Monastero Scardavilla, diviso tra Scardavilla di sotto e Scardavilla di sopra, emerge dalla nebbia del tempo come un monito silenzioso di una vita di preghiera, lavoro e rispetto per la natura. Menzionato per la prima volta nel 1225 come dipendenza del convento di S. Maria di Vincareto a Bertinoro, il piccolo monastero di S. Maria di Scardavilla dedicava le sue giornate alla preghiera, alla coltivazione dei campi e all’allevamento del bestiame.
Nel XVI secolo, il monastero passò sotto la cura dei monaci camaldolesi, custodi delle celebri foreste del Casentino. I camaldolesi, con la loro regola, trasformarono la gestione del monastero e del territorio circostante, mantenendo per secoli l’integrità del bosco di Scardavilla.
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Un secolo dopo, i monaci sentirono l’esigenza di costruire un nuovo eremo sul boscoso colle di Monte Lipone. Questa nuova struttura, terminata nel 1733, era composta da una chiesa barocca, dodici celle per gli eremiti e un grande palazzo a due piani, circondati da campi coltivati e un querceto secolare.
Tuttavia, con l’avvento di Napoleone nel 1797, il monastero fu abbandonato. Da quel momento, il bosco e i due complessi religiosi, passati in mano a privati, iniziarono un lento e inesorabile processo di degrado, culminato con il terremoto del 1870 che distrusse gran parte del convento e della chiesa di Scardavilla di sotto.
In che condizioni si trova oggi
Il Monastero Scardavilla, una volta gioiello dell’Emilia Romagna e culla della spiritualità, oggi risiede in uno stato di abbandono. Il piccolo eremo di Scardavilla di Sotto è stato ristrutturato secondo l’originale aspetto quattrocentesco e opportunamente riutilizzato. Tuttavia, il Monastero di Scardavilla di sopra è solo una vaga ombra dell’eleganza e dell’importanza che un tempo emanava.
Delle dodici cellette, simbolo dell’organizzazione monastica camaldolese, non è rimasta traccia. La chiesa del Santissimo Crocefisso, un tempo fulcro della vita spirituale del monastero, è ora una rovina romantica. Il suo tetto crollato da tempo ha permesso alla vegetazione di reclamare la chiesa abbandonata, creando un surreale giardino interno dominato da una fitta ed indomabile vegetazione.
Il vecchio campanile, nonostante tutto, si erge ancora, svettando tra gli alberi. Il suo equilibrio sembra però precario, e sembra che senza un intervento di restauro, non potrà resistere per molto tempo. È un pensiero triste, ma inevitabile: senza l’attenzione che merita, tutto ciò che rimane del complesso crollerà definitivamente.
Nonostante lo stato di abbandono, c’è comunque sempre qualcosa di affascinante nel Monastero di Scardavilla. La luce del sole che filtra attraverso le aperture e illumina una vecchia croce di legno, alcune colonne coperte dall’edera e la bellezza dei numerosi elementi decorativi, testimoniano la maestria degli artisti che un tempo hanno reso questo luogo così speciale.
Dove si trova il Monastero di Scardavilla
Il Monastero Scardavilla è nascosto tra le colline dell’Emilia Romagna, in una località denominata Meldola, nei pressi di Forlì. Questo monastero abbandonato è immerso in una natura selvaggia e incontaminata, a testimonianza dell’antica regola camaldolese che imponeva la cura e la protezione dell’ambiente circostante.
Per raggiungere il Monastero Scardavilla, bisogna percorrere un sentiero tra le vigne ed i boschi, un percorso che stimola la riflessione e la contemplazione, proprio come avrebbe voluto la regola dei monaci camaldolesi. E quando ci si allontana dal Monastero Scardavilla, si ha la sensazione di lasciare un luogo sacro, un luogo che, nonostante l’abbandono, continua a emettere un’energia speciale.
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Un bellissimo video in FPV dell’ex Monastero di Scardavilla
Vi voglio riportare un bellissimo video realizzato con il drone in modalità FPV (First Person View) dell’ex monastero di Scardavilla, tratto dal canale YouTube di Power Loop VIDEO: