Red Zone Perugia: la discoteca abbandonata vicino a Casa del Diavolo

Red Zone Perugia: la discoteca abbandonata a Perugia

Benvenuti in questa nuova tappa lungo il percorso dell’Urbex Italia, un viaggio tra luoghi abbandonati e storie dimenticate: oggi vi parlerò del Red Zone Perugia, la discoteca abbandonata situata nei pressi di Casa del Diavolo che un tempo non lontano era il fulcro della vita notturna e della musica underground dell’Umbria e dell’Italia intera.

Oggi, sebbene sia in uno stato di degrado e incuria, la discoteca rappresenta un’interessante meta per gli appassionati di Urbex, che possono immergersi nell’atmosfera di un luogo che un tempo era animato da giovani e musica.

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La storia del Red Zone Perugia

Il Red Zone Club aprì i battenti nel 1985 con il nome di Palladium, proponendo musica dance. Ma nel novembre 1989, il locale si trasformò in un club underground assumendo il nome di Red Zone.

Per due decenni, fu punto di riferimento nazionale per amanti della musica techno e underground, ospitando DJ di fama mondiale come Boy George, Tony Humphries e David Morales.

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La discoteca era composta da due piani e poteva contenere fino a quattromila persone. La scelta musicale di puntare su house ed elettronica si rivelò vincente, e il Red Zone divenne un punto di riferimento per gli amanti di questi generi. Centinaia di giovani provenienti da tutta Italia accorrevano nel club, anche grazie alla presenza di DJ resident come DJ Sauro e DJ Ricky L, che suonarono per vent’anni.

Purtroppo, il Red Zone chiuse i battenti nel 2015 a causa del fallimento della società che gestiva il locale. La discoteca è andata all’asta ben cinque volte in pochi anni, senza mai trovare acquirenti, e la struttura rimane in uno stato di degrado e abbandono.

In che condizioni si trova oggi

Red Zone Perugia: la discoteca abbandonata a Perugia

Il Red Zone Club è oggi, come tante discoteche abbandonate in Italia, in stato di totale abbandono, con l’immobile recintato e messo in sicurezza a causa di continui saccheggi. I terreni limitrofi sono a forte rischio di incendio per colpa dell’incuria e della mancata manutenzione dell’area, che spetterebbe ai vari curatori che hanno il bene in affidamento.

La visita di HumanSafari

HumanSafari, nome d’arte del bergamasco Nicolò Balini, ha visitato il Red Zone di Perugia nel suo video “Esplorando la zona rossa”. Nel filmato, Balini mostra la triste condizione del locale, con spazzatura ovunque, poltrone e tavoli abbandonati, e cavi elettrici e estintori in stato di degrado.

Dove si trova la discoteca Red Zone

Il Red Zone Club si trovava a Perugia, in Umbria, nei pressi della località denominata Casa del Diavolo.

Cos’è Casa del Diavolo e perché si chiama così

Casa del Diavolo (Chèsa del Dievlo in dialetto perugino) è una frazione del comune di Perugia, situata a un’altezza di 237 m s.l.m. e abitata da 1.030 residenti secondo i dati Istat del 2001. Il nome di questa località ha suscitato molte curiosità e diverse teorie tentano di spiegarne l’origine.

Una delle ipotesi suggerisce che il toponimo derivi dalla presenza, in tempi antichi, di una casa di perdizione, un rifugio per briganti e perdigiorno.

Un’altra teoria ricollega il nome alla distruzione apportata dal passaggio delle truppe cartaginesi guidate da Annibale.

Infine, è stato ipotizzato che il rinvenimento di urne funerarie medievali contenenti ossa di bambini (comuni nel caso di bambini nati morti o non battezzati) possa aver generato il nome della località.

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ATTENZIONE: introdursi in proprietà private, anche se abbandonate o apparentemente abbandonate, è un REATO e questi articoli non costituiscono in alcun modo un invito ad introdursi in luoghi che possono essere proprietà private. Entrare in luoghi abbandonati, inoltre, è una pratica pericolosa per l'incolumità.