Nel cuore dell’oscurità che avvolge l’ex parco acquatico Acqua Disco Splash di Montesilvano in Abruzzo, vicino Pescara, un sinistro mistero si nascondeva tra le rovine. Un tempo luogo di gioia e divertimento per adulti e bambini, oggi questo luogo abbandonato è diventato palcoscenico di un racconto horror che ha dell’incredibile.

La storia dell’acquapark Acqua Disco Splash in Abruzzo
Il parco, molto frequentato negli anni ’90, ha vissuto oltre 20 anni di splendore prima di essere chiuso definitivamente circa dieci anni fa. Da allora, l’Acqua Disco Splash è stato abbandonato al degrado e alla sporcizia, diventando rifugio per senzatetto e una vera e propria discarica a cielo aperto.
In questo acquapark negli anni ci sono stati concerti e spettacoli di personaggi famosi come Gigi D’Alessio, Fred Bongusto, Lino Banfi, Teo Teocoli, Tiziano Ferro.
Nel 2022, un macabro ritrovamento ha scosso la cittadinanza di Montesilvano: il cadavere di un uomo, ridotto a uno scheletro, è stato rinvenuto tra gli idroscivoli arruginiti e i padiglioni in rovina. L’autopsia eseguita ha permesso di stabilire che il decesso risaliva a mesi prima, ma l’identità della vittima rimane ancora avvolta nel mistero.

Il ritrovamento del cadavere ha riacceso i riflettori sulla triste sorte dell’ex parco acquatico, un tempo orgoglio di Montesilvano. Scenario di concerti e serate all’insegna del divertimento, l’Acqua Disco Splash è oggi un luogo perduto, dove la natura ha ripreso i suoi spazi tra gli scivoli e le strutture abbandonate.
Nell’ampio parco, ora regna un silenzio inquietante. La pista da ballo e il palco, un tempo teatro delle migliori serate estive, sono ormai avvolti dalla vegetazione e dai graffiti dei writer.
Questo angolo dimenticato di Montesilvano, testimone di un passato glorioso, è stato per anni uno dei tanti luoghi abbandonati amati da chi ha l’hobby dell’Urbex che si avventura tra le rovine alla ricerca di un brivido e di un assaggio di un tempo passato. Il pericolo, è bene ricordarlo, è però sempre in agguato in questi posti abbandonati: porte pericolanti, vetri infranti e strutture fatiscenti rappresentano una minaccia per chi si addentra nei circa 4000 metri quadrati di questa proprietà.
Proprio per questo motivo consiglio sempre di tenere presente le regole per una esplorazione sicura dei luoghi abbandonati che potete trovare in questo articolo: “12 regole per una esplorazione sicura: la Guida Urbex definitiva“.