Irlanda, Isola di smeraldo e dei sogni: cosa ti serve sapere e accenni sulla sua storia

Irlanda, l'isola di smeraldo e dei sogni di tante persone

Irlanda: questa isola meravigliosa di natura e leggende che accende l’immaginario di tutto il mondo da decenni, conosciuta da tanti anche come Isola di Smeraldo.

Come già sapete, dopo un primo viaggio in Irlanda del Nord mi sono innamorato di quest’isola a nord dell’Europa e in 6 anni ci sono tornato circa due volte l’anno per visitarla tutta (a breve sarò di nuovo lì e al ritorno vi racconterò il nuovo viaggio).


Prima di andare avanti e scoprire questo itinerario, sappi che se vuoi organizzare le tappe per il tuo viaggio in Irlanda puoi contattarmi via email all’indirizzo slash75@libero.it e organizzare una videocall per supportarti nel pianificare i posti da vedere e ottimizzare gli spostamenti: sono stato in Irlanda in solitaria molte volte, quindi conosco tutte le tappe più belle fuori dai percorsi tradizionali.


Irlanda, l'isola di smeraldo e dei sogni di tante persone

Oggi ho deciso di raccontarvi qualcosa sulla sua geografia e sulla sua storia, per darvi qualche elemento in più per quando, sono sicuro, prima o poi la visiterete!

Naturalmente si tratta solo di cenni, impossibile parlare di tutta la storia dell’Irlanda e di tutte le sue bellezze in un solo articolo. Proprio per questo motivo, ho scritto più articoli su come visitare l’Irlanda, quando visitare l’Irlanda e sui percorsi migliori per imparare a conoscerla, percorsi che io stesso ho studiato e organizzato per visitarla in solitudine o con la famiglia.

L’Irlanda è un Paese affascinante con una storia ricca e interessante: conosciuta anche come l’Isola di Smeraldo per via dei suoi sterminati prati verdi, l’Irlanda offre paesaggi mozzafiato e una cultura unica nel suo genere.

Prima di andare avanti: se già conosci alcune informazioni sull’Irlanda e un po’ della sua storia, puoi passare ai prossimi miei prossimi articoli (occhio perché vedendo le foto e i video che ho realizzato in Irlanda vorrete preparare subito le valigie).

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L’Irlanda è famosa anche per la sua ricca tradizione di storie e leggende, tra cui quelle dei piccoli leprecauni con i loro tesori nascosti e di San Patrizio, il santo patrono che, secondo la leggenda, liberò l’isola dai serpenti e utilizzò il trifoglio a tre foglie come simbolo della Santissima Trinità.

L’isola irlandese ha una fortissima tradizione di musica popolare che racconta di storie di amore, di guerra e di leggende. Sono anche moltissime le opere e le canzoni italiane dedicate a questa splendida isola. Tra queste vi segnalo una bellissima canzone di Fiorella Mannoia dal titolo “Il cielo d’Irlanda“.

Un po’ di storia dell’Irlanda

L’Irlanda è diventata un Paese indipendente piuttosto di recente. Fino al XVII secolo, il potere politico era condiviso tra numerosi piccoli regni in alleanze spesso mutevoli. 

Dopo la cosiddetta Fuga dei Conti (Flight of the Earls in inglese) in seguito a una rivolta fallita agli inizi del XVII secolo, l’Irlanda divenne praticamente una colonia inglese. Fu incorporata formalmente nel Regno Unito nel 1801.

Un atto di autonomia fu approvato nel 1914 ma mai attuato a causa della militanza filounionista nel nord, dello scoppio della Prima Guerra Mondiale e della successiva guerra d’indipendenza irlandese.

Nel 1921 l’isola fu effettivamente divisa con la creazione dell’Irlanda del Nord, un’area di sei contee con poteri devoluti all’interno del Regno Unito, e il 6 dicembre 1921, con il Trattato anglo-irlandese, le altre 26 contee divennero lo Stato Libero d’Irlanda, un dominio autonomo all’interno del Commonwealth britannico e dell’Impero.

Nel 1937 lo Stato del sud approvò una nuova costituzione dal nome “Bunreacht na hÉireann” che offriva una più solida espressione di sovranità, e nel 1949 uscì formalmente dal Commonwealth come Repubblica d’Irlanda.

Da allora, l’Irlanda si è integrata con il resto dell’Europa occidentale. Ha aderito alla Comunità Economica Europea (precursore dell’UE) nel 1973.

Sebbene il Paese abbia generalmente mantenuto un ruolo neutrale negli affari internazionali, nel 2008 l’Irlanda divenne un ostacolo all’attuazione del Trattato di Lisbona, un accordo volto a semplificare i processi dell’UE e a conferirle un profilo internazionale più elevato, quando gli irlandesi votarono contro il trattato in un referendum nazionale. Il trattato fu approvato dagli elettori irlandesi in un secondo referendum tenutosi l’anno successivo, il 2 ottobre 2009.

Economia e migrazione dell’isola irlandese

Storicamente dipendente dall’agricoltura, l’Irlanda è stata a lungo una delle regioni più povere d’Europa, causando una massiccia migrazione, specialmente durante il ciclo delle carestie nel XIX secolo.

Circa 40 milioni di americani vantano antenati irlandesi a seguito di quell’esodo traumatico, così come milioni di altre persone in tutto il mondo. Ogni anno, membri di questa diaspora visitano la loro terra d’origine e riallacciano legami con parenti lontani.

Oggi l’Irlanda si può considerare l’isola di smeraldo anche per la sua ha una economia, solida e in crescita, grazie anche alle politiche fiscali messe in campo per attirare le più grandi aziende internazionali e investimenti. I più grandi colossi statunitensi della tecnologia come Microsoft, Facebook (Meta), LinkedIn e Google, hanno infatti aperto le loro sedi europee nella capitale Dublino. 

Dublino: la capitale dell’Irlanda

Dublino, la capitale dell’Irlanda, è una città vibrante e ricca di storia. Qui potete visitare il famoso Trinity College, dove è custodito il prezioso manoscritto del Libro di Kells, e passeggiare lungo il fiume Liffey, che divide la città in due.

Dublino offre anche una vivace scena culturale e artistica, con numerosi musei, teatri e gallerie d’arte. E, ovviamente, non potete perdervi l’esperienza di un vero pub irlandese, dove potrete gustare una pinta di Guinness e ascoltare musica tradizionale dal vivo.

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