I 6 Paesi Fantasma da non perdere in Italia

Il Paese fantasma di Craco

L’Italia è un paese pieno di posti meravigliosi sia a livello turistico sia a livello storico e proprio per quest’ultimo motivo è facile trovare, sparsi per lo stivale, molti antichi borghi abbandonati.
Ecco i 6 paesi fantasma da non perdere che ho selezionato per voi.

In questo articolo vi presento 6 paesi fantasma da non perdere assolutamente che ho visitato in questi anni. Naturalmente ne esistono anche molti altri di cui ho già scritto e di cui scriverò, ma qui ho deciso di fare una raccolta di quelli che a me personalmente sono piaciuti di più.

1. Toiano

Tra i 6 paesi fantasma da non perdere in Italia sicuramente possiamo annoverare Toiano è un paese disabitato ed è segnalato al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) come uno dei “luoghi del cuore” da salvare.
Si tratta di un antico borgo medievale abbandonato alla fine degli anni ’80 dai suoi abitanti che iniziarono a spostarsi già a fine anni ’60 alla ricerca di lavoro.

A Toiano si trova anche una chiesa sconsacrata dell’XI secolo costruita a pietre quadre regolari, dedicata a San Giovanni Battista.
Il paese fantasma fu teatro dell’omicidio di Elvira Orlandini, “bella Elvira”, una giovane ventenne trovata sgozzata nei boschi circostanti e la cui uccisione rappresentò un caso mediatico nel 1947.

L’intero paese si sviluppa intorno ad una strada che è anche l’unica via di accesso e sono ancora molto ben conservati i colori delle porte e di alcuni dettagli delle case che rendono questo posto incantevole.
Alcuni anni fa il fotografo Oliviero Toscani tentò di ridare visibilità e, chissà, magari anche una nuova possibilità di futuro a Toiano organizzando un concorso fotografico proprio dedicato al borgo abbandonato.
Ecco un bel video di Maria Cristina Nicoletti che vi segnalo su Toiano:

2. Apice Vecchia

Il vecchio centro abitato di Apice Vecchia si trova a 250 metri d’altezza alla destra del fiume Calore, in provincia di Benevento, Campania.
Questo borgo fantasma è stato abbandonato a seguito del terremoto del 1962 in Irpinia che distrusse quasi metà delle abitazioni di alcuni comuni compresi tra Ariano Irpino e i monti del Sannio.
Il Ministero dei Lavori Pubblici ordinò l’evacuazione di tutti gli abitanti che vennero trasferiti nel nuovo centro abitato.
Alcuni di loro, nonostante l’obbligo di trasferirsi, decisero di restare ma furono poi costretti a rinunciare alle loro case nel 1980, quando il terremoto dell’Irpinia rese inabitabile anche le case che erano rimaste integre.

Ecco un bellissimo video girato e montato da Dario Caliendo su Apice Vecchia:

La storia di Apice (Benevento), la città fantasma dove il tempo è fermo al 1960

3. Castel d’Alfero

Castel d’Alfero è un borgo fantasma in provincia di Forlì-Cesena.
Questo luogo abbandonato ha un importante valore storico importante ed è stato sottoposto a vincolo monumentale dai Beni Culturali.
Le prime informazioni su Castel d’Alfero risalgono al 1216 e lo rendono uno dei più antichi borghi italiani.

Si trattava in origine di una fortezza ma molte case furono poi ricostruite nel corso dei secoli.
Questo borgo abbandonato si trova in una zona fortemente sismica e durante tutta la sua storia si sono susseguiti terremoti distruttivi: proprio per questo motivi molti degli edifici che si possono ancora vedere risalgono al XVI secolo.

4. Craco

Craco è forse il più famoso di questa raccolta dei 6 paesi fantasma da non perdere: un piccolo paese fantasma della provincia di Matera che fino agli anni sessanta era famoso come “il paese del grano” perché se ne produceva così tanto che non bastavano i soli duemila abitanti a coltivare tutte i terreni, tanto è vero che molta mano d’opera arrivava da fuori.

L’inizio della fine di Craco fu una frana del 1963 che distrusse e rese pericolanti diverse case del centro abitato.
La guida che racconta la storia di Craco ai visitatori, Vincenzo Montemurro, è convinto che la situazione potesse essere salvata seguendo i suggerimenti di un ingegnere americano che proponeva di costruire dei terrazzamenti alberati.
La strada seguita fu poi un altra e risultò inefficace e così dal 1974 tutti gli abitanti iniziarono a lasciare il paese.
Ecco il link al sito del Parco Museale Scenografico di Craco per organizzare visite o per prenotare location per installazioni artistiche o set cinematografici: https://www.cracomuseum.eu/
Qui, infatti, sono state girate diverse scene di molti film famosi, cito su tutti “The Passion” di Mel Gibson che vede alcune di questi paesaggi protagonisti della storia della Passione di Cristo, come per esempio la fila di olivi sullo sfondo dei calanchi che fu il set dove venne girata la scena dell’impiccagione di Giuda.
Ecco il video della scena in questione:

https://www.youtube.com/watch?v=DpXI9Ywksu4

5. Romagnano al Monte

Romagnano al Monte (qui potete trovare il mio articolo interamente dedicato a questo posto abbandonato) un paese fantasma, completamente abbandonato, che si trova a circa 650 metri sul livello del mare, in provincia di Salerno.


Questo antico borgo, arroccato su una collina delimitata a ovest dal comune di Buccino, a nord da Ricigliano e a est dal vallone del torrente Platano, venne abbandonato a causa del terremoto dell’Irpinia del 1980 e i suoi abitanti furono trasferiti in un paese limitrofo.
Ecco il video che ho girato e montato a Romagnano al Monte:

6. Roscigno Vecchia

Roscigno Vecchia (a cui ho dedicato un articolo intero che puoi trovare qui) è un paese fantasma nel cuore del Cilento in Campania, immerso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a 40 km dai famosissimi scavi di Paestum, che resiste al tempo e con un fascino eccezionale.
Questo splendido piccolo borgo abbandonato è stato inserito nella lista dei siti patrimonio Unesco ed è, a tutti gli effetti, uno dei paesi fantasma più belli d’Italia.

Ecco il video che ho realizzato e montato a Roscigno Vecchia:

Se questi posti vi sono piaciuti condividete l’articolo e scoprite altri splendidi luoghi abbandonati qui:

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2 thoughts on “I 6 Paesi Fantasma da non perdere in Italia

  1. Interessante questo articolo! Ci piacerebbe visitare questi Luigi e grazie al tu blog ci stiamo facendo un’idea più precisa.

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